

La città, di cui è nota l'intera estensione, è stata
solo parzialmente riportata alla luce attraverso gli scavi archeologici.
Delimitata da imponenti mura (V-III secolo a.C.), esibisce lungo
la direttrice del cardo romano gli edifici principali: a nord si
trova il tempio di Atena (un tempo creduto tempio di Cerere) del
500 ca. a.C. Al centro si estende l'area pubblica, di due epoche
distinte: sull'agorà della città greca si affacciavano
'Ecclesiasterion(costruzione per le riunioni dell'assemblea) del
V secolo a.C. e un importante edificio a forma di sacello (forse
luogo di culto o tomba dei fondatori della città). La città romana,
invece, aveva qui il suo foro, con il comizio (per le riunioni dell'assemblea),
il tempio della Triade Capitolina (Capitolium), la basilica; alle
spalle del foro si ergevano l'anfiteatro (I secolo a.C.) e un ginnasio
ellenistico con una grande piscina. A sud era situato il grande santuario
urbano di Era, con due magnifici templi dedicati alla dea, la cosiddetta "Basilica",
del 540 ca. a.C., e quello chiamato "di Nettuno", del 460
a.C. I due templi, insieme a quello di Atena, costituiscono un complesso
eccezionale, anche per l’ottimo stato di conservazione degli
edifici, che sono fra i più alti esempi dell'ordine dorico
in Occidente. A ovest sono stati scavati vari isolati dell'impianto
ortogonale, con abitazioni di età ellenistico-romana. L’intera
area archeologica della città è stata inclusa dall’UNESCO
nell’elenco dei siti di interesse mondiale, da salvaguardare
come patrimonio dell’umanità. Nei pressi della città,
alla foce del Sele, si possono ammirare i resti del santuario di
Era (Heraion), uno dei più importanti santuari greci su suolo
italico. L’area sacra comprendeva, oltre a vari edifici secondari,
un tempio maggiore e un edificio più piccolo, il cosiddetto
Tesoro, decorato da uno straordinario fregio con metope scolpite
oggi conservate al Museo).
Il Museo archeologico nazionale di Paestum, fondato nel 1952, ha sede in un moderno complesso eretto nei pressi della città antica. Articolato in varie sale, il Museo accoglie reperti datati dal VII secolo a.C. al VII secolo d.C.: vi si trovano preziose testimonianze della vita quotidiana e dell’attività artistica e artigianale della città greca e poi della colonia latina. Tra i pezzi più importanti spiccano le citate sculture del Tesoro del santuario di Era: la raffinatezza dell’esecuzione e la complessità del programma iconografico ne fanno una delle più importanti testimonianze della scultura della Magna Grecia (560 a.C.). Notevoli sono anche le lastre dipinte della cosiddetta Tomba del Tuffatore e diversi frammenti di pitture funerarie del IV secolo a.C.